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L’ayurveda è una scienza medica nata in India più di 5000 anni fa con lo scopo di migliorare il benessere delle persone a livello fisico, psichico e spirituale.
Secondo questa disciplina l’uomo, fatto di mente, corpo e anima, è parte integrante della natura e perciò sottoposto alle sue leggi per quanto riguarda salute, malattia e guarigione. Il principio guida dell’ayurveda è proprio quello di armonizzare i ritmi corporei con quelli della natura per assicurarci una condizione di buona e lunga salute.
Questa disciplina insegna che dentro ognuno di noi esiste una forza vitale chiamata prana che, a sua volta, si divide in 3 elementi (dosha) che sono Vata, Pitta e Kapha. I dosha sono presenti in proporzioni diverse in ognuno di noi e possono essere influenzati da fattori interni all’organismo (mente, pensiero, digestione, stile di vita) e fattori esterni (clima, cibo, inquinamento, relazioni). Fondamentale è mantenere un equilibrio tra queste forze perché sono loro a sostenere il corpo. Se si crea uno squilibrio le difese si indeboliscono e possono insorgere le malattie, segno di una mancata connessione tra corpo e mente.
Se integrata alle terapie oncologiche l’ayurveda può portare diversi benefici e può aiutare a gestire alcuni effetti collaterali:
Riduzione dello stress
Riduzione degli effetti collaterali causati dalle terapie
Ripristino delle difese naturali
Rinforso del sistema immunitario
Recupero fisico più rapido
Miglioramento della qualità di vita.
In Italia, dal 2002, la medicina ayurvedica è riconosciuta dalla Federazione degli Ordini dei Medici. L’OMS, nel 2013, ha redatto un documento ufficiale in cui invita i governi a integrare le medicine tradizionali e non convenzionali nei servizi di assistenza sanitaria, per un approccio basato sulla prevenzione che può seguire ogni persona in modo più completo.
I trattamenti ayurvedici mirano a ripristinare l’equilibrio dei 3 dosha e includono l’uso di erbe e spezie, la meditazione, esercizi di respirazione, dieta, tecniche di purificazione come il “Panchakarma”, che serve ad eliminare le tossine accumulate nel corpo e il massaggio. Durante il massaggio ayurvedico vengono utilizzati oli pregiati, oli medicati e oli essenziali di origine 100% naturale che aiutano ad eliminare le tossine e lo stress, per questo sono molto utili anche per chi sta affrontando la terapia oncologica.
Principali benefici del massaggio ayurvedico:
DOSHA ABHYANGAM: massaggio che varia a seconda della nostra costituzione e del nostro dosha dominante. Se è Vata, si consiglia un massaggio rilassante con oli caldi e medicati che sciolgono le tensioni muscolari, migliorano la circolazione sanguigna e riequilibrano le energie.
Se Pitta, un massaggio rinfrescante e detossinante con oli caldi che aiuta a migliorare eventuali disturbi digestivi, irritazioni, emicrania e il benessere mentale.
Kapha: massaggio stimolante che rimuove il tessuto adiposo in eccesso, i gonfiori e il ristagno di liquidi.
NEER – ABHYANGAM (LINFODRENAGGIO): massaggio manuale linfodrenante (“neer” significa fluido) che stimola il sistema linfatico eliminando l’eccesso di fluido tossico, causato da un ristagno dei liquidi. Un trattamento indicato a chi non conduce una vita particolarmente attiva (per esempio chi svolge un lavoro sedentario), donne in gravidanza, chi è in sovrappeso o, dopo una malattia, deve assumere una grande quantità di medicine. Aiuta a ridurre gli inestetismi della cellulite, tonificare e rassodare il corpo, migliorare la circolazione e l’elasticità della pelle.
Grazie a questo strumento sarà possibile individuare la prakriti, fondamentale per migliorare il proprio stato di salute e aspirare a raggiungere Sama, la rarissima condizione di equilibrio perfetto dei dosha.Un altro aspetto però da tenere in considerazione è quello delle vikriti, cioè degli squilibri che generano la patologia. E’ utile quale fotografia del momento presente, nel corso del quale si sta attraversando una alterazione doshica che causa la patologia Per effettuare una prima analisi ed ipotizzare la costituzione ayurvedica è possibile rispondere alle domande di seguito indicate. Generalmente con il termine “costituzione ayurvedica” si intende prakriti, ovvero quella particolare costituzione che caratterizza l’individuo e resta invariata per tutta la vita. Per determinarla occorre rispondere alle domande del questionario in riferimento a quella che è la natura del soggetto, e non in riferimento ad una particolare situazione momentanea. Rispondendo invece al questionario in riferimento alla situazione di un particolare momento è possibile determinare la vikriti, ovvero la situazione di momentaneo squilibrio dei dosha. Attraverso una corretta routine giornaliera, una alimentazione appropriata o trattamenti e rimedi ayurvedici si può riportare il soggetto in equilibrio, riportando di conseguenza una maggiore corrispondenza tra prakriti e vikriti. Questo test ha lo scopo di fornire una conoscenza del paziente il più approfondita e globale possibile
Un termine sanscrito composto dalle parole Shiro -testa- e Dhara -flusso continuo di liquido- che descrivono la pratica: un filo costante di olio caldo viene fatto colare sulla fronte, imprimendo a mente e corpo una sensazione duratura di relax e armonia. Gli oli vegetali caldi, il latte o i decotti versati al centro della fronte, stimolano la ghiandola pituitaria, che sarebbe la sede dell’intuizione, della guarigione e della spiritualità. Lo Shirodhara produce uno stato unico di profondo rilassamento, calma la mente ed elimina gli squilibri nervosi. Promuove inoltre una sensazione di rinascita. Lo Shirodhara è uno dei trattamenti classici dell'Ayurveda e significa "Doccia sul Capo". Questa metodica consiste nell'irrigare la fronte della persona in trattamento con dell'olio di sesamo aromatizzato, nel mentre si effettua un massaggio specifico su tutto il corpo. Secondo la tradizione ayurvedica, l'olio di sesamo, promuove la forza fisica, l'intelletto e la salute della pelle e dei capelli ed ha un effetto riscaldante. Fortifica i muscoli, favorisce il sonno e migliora la capacità di gestire lo stress. Fortifica i muscoli e le ossa, favorisce il sonno e migliora la capacità di gestire lo stress. Il flusso di olio scende da un recipiente di terracotta posizionato a 10-15 cm sopra il capo, dalla quale attraverso un foro scende l'olio, in un flusso costante, la dolce pressione va a stimolare il sesto chakra. Secondo l'Ayurveda, lo Shirodhara è il miglior rimedio per riequilibrare il dosha Vata consentendo un rilassamento profondo a chi vi si sottopone.
Abhyangam (Vata/Pitta/Kapha) Massaggio Ayurvedico completo per riequilibrare mente e corpo e contrastare disturbi vari come insonnia, ansie e stress. Innanzitutto si dice che un massaggio completo con olio, svolto con costanza e regolarità, nutre la pelle e tutti i tessuti, pacifica la fisiologia, tradizionalmente composta dai 3 Dosha: Vata che regola gli scambi gassosi e il movimento, Pitta che regola la digestione e trasforma il nutrimento, Kapha che regola il sistema immunitario e la rigenerazione cellulare. Allevia la fatica, offre ed amplifica la capacità di resistenza, procura piacere e sonno perfetto, migliora la carnagione e lo splendore del tono della pelle, promuove la longevità.
MASSAGGIO ENERGETICO SPIRITUALE DI GOVIDAN...... Il massaggio energetico spirituale è un trattamento ideato da Sri S.V. Govindan, noto maestro di massaggio ayurvedico, che ha dedicato l'ultima parte della sua vita a diffondere in Occidente il massaggio, l'Ayurveda e lo Yoga. Basandosi sulle sue esperienze personali, ha messo a punto il massaggio energetico spirituale che trae ispirazione dalla riflessologia plantare, creata nel secolo scorso dal dr. Fitzgerald negli Stati Uniti, e dalle tecniche di digitopressione descritte in antiche tradizioni come la medicina cinese e l'Ayurveda. Il massaggio consiste nello stimolare i punti riflessi sulla pianta del piede collegati con le ghiandole endocrine corrispondenti ai sette chakra, i punti vitali più importanti del corpo, conosciuti in Ayurveda come marma o prana kendra. L'intera sequenza dura circa 30 minuti durante i quali si entra poco a poco in uno stato di profondo rilassamento chiamato yoga nidra, uno stato mentale cosciente al confine fra il sonno e la meditazione. Canali di energia sottile chiamati in Ayurveda nadi collegano i punti riflessi del piede alle ghiandole endocrine e ai chakra ad esse correlati. Questo collegamento sta alla base del meccanismo che rende possibile alla stimolazione sulla pianta del piede di arrivare fino agli organi vitali armonizzando il funzionamento dei sistemi corporei più importanti: escretorio, uro-genitale, digestivo, circolatorio, respiratorio, nervoso, fino ad armonizzare le funzioni cerebrali che presiedono a tutte le attività del corpo, degli organi di moto, degli organi di senso e della mente. Se i sistemi corporei funzionano in maniera equilibrata influenzano in modo positivo la mente aumentandone la qualità di chiarezza e diminuendo la tendenza all'attaccamento e all'avversione che disturbano la naturale facoltà di distinguere fra ciò che è utile o dannoso alla vita. Sistemi corporei in equilibrio, purezza del funzionamento degli organi di moto, degli organi di senso e della mente sono i requisiti affinché l'individuo rifletta lo splendore dell'anima liberata dai veli che normalmente la ricoprono, questa è la definizione che l'Ayurveda dà di buona salute: swastha, ''stabilizzato nel Sé''. Unendo la conoscenza proveniente da sistemi e tradizioni recenti ed antiche, Govindan ci ha lasciato in dono questo trattamento che aiuta a raggiungere il livello di energia psico-fisica in grado di sostenere l'esperienza della realizzazione, la meta cui aspira ogni essere vivente, è per questo che si chiama Massaggio Energetico Spirituale. A questa sapiente tecnica durante la seduta, potrebbero essere abbinati i fiori di Bach in questi centri energetici.
Trattamento ayurvedico che prevede un massaggio pranico con olio medicato seguito da uno strofinamento/tamponamento e massaggio con boli caldi di erbe medicate. rilassa profondamente il corpo e la mente libera dallo stress scioglie le tensioni muscolari allieva i dolori scioglie le contratture muscolari elimina le tossine attenua i dolori derivanti da artriti, artrosi, rigidità muscolare e reumatismi stimola la rigenerazione delle cellule epiteliali rende la pelle più luminosa, elastica e tonica dona sollievo dai dolori cervicali migliora la circolazione sanguigna stimola la circolazione linfatica combatte obesità e cellulite dona vigore ed energia migliora i disturbi del sonno, come l’insonnia
Il termine Swedana significa letteralmente "sudare" e questo aspetto è senza dubbio l'elemento che caratterizza questo trattamento ayurvedico. Il sudore si ottiene attraverso il vapore che viene erogato all'interno della cupola di tessuto, per questo motivo lo svedana viene chiamato anche "Bagno di Vapore". Lo scopo del trattamento è di permettere una pulizia profonda della pelle, dilatando i pori infatti, grazie all'azione del vapore, la pelle si pulisce in profondità. Questo comporta benefici immediati per chi vi si sottopone, come maggiore ossigenazione dei tessuti, pelle morbida, setosa e luminosa. Prima di procedere con lo Swedana alla cliente viene praticato un massaggio specifico su tutto il corpo, massaggio che a seconda delle esigenze, può prevedere l'utilizzo di scrub o fanghi mirati alla problematica della pelle in questione. Subito dopo la fine del massaggio viene eseguito il bagno di vapore, mentre il cliente rimane sdraiato sul lettino sarà portata sopra di lui una cupola di tessuto che lascerà scoperto il collo e il viso, la cupola verrà saturata di vapore per permettere una sauna totale del corpo, il tutto mentre l’operatrice massaggia con acqua fresca il viso del cliente bagnandogli il collo con un asciugamano freddo. Al termine dei 20 minuti di vapore, il cliente verrà asciugato con un asciugamano e verrà effettuato un massaggio finale con applicazione di fiale riscaldanti e crema snellente per potenziare il trattamento eseguito. La pelle appare subito liscia e setosa, il tessuto è più ossigenato e per questo più luminoso. Lo swedana offre un'Importante azione depurativa per la pelle ma anche per l'organismo in quanto il calore prodotto dal vapore all'interno della cupole, consente di sudare in modo evidente, apportando ottimi benefici. Questo trattamento rappresenta lo step iniziale necessario per ogni trattamento specifico successivo. Lo Swedana infatti, consente di svolgere un'azione preparatoria indispensabile per la pelle, rendendola più recettiva ai trattamenti e in grado di assorbire in modo funzionale l'applicazione di principi attivi contenuta nei prodotti professionali.
GARSHAN Trattamento dimagrante al sale di roccia Himalayano, è effettato su tutto il corpo, viso e testa esclusi, se non per una breve oleazione di contatto iniziale. Si usano manualità di sfregameto o manovre ad azione lifodrenante per 45/50 minuti e sfregamento con sale miscelato a Karpooradi taila (olio medicato alla canfora) per dieci minuti circa, ed eventuale swedana (terapia del calore). È indicato per la riduzione di Meda Dathu (grasso corporeo), attiva Vyana Vayu (la circolazione periferica). Riduce Kapha e alza Vata, riduce Ama, rimuove lo strato superficiale della pelle e dona leggerezza al corpo e alla mente, migliora la circolazione linfatica, ionizza la pelle favorendo lo scambio energetico, ha un effetto vasodilatatore e diaforetico, libera le articolazioni da eccesso di liquidi e ha un effetto psico-somatico attivante.
Neerabhyangam Questo massaggio linfodrenante agisce sul sistema linfatico eliminando tossine e ritenzione di liquidi andando quindi poi a rimodellare la nostra silhouette e ad eliminare cellulite qualora presente. Il compito principale del sistema linfatico è quella di produrre, mantenere e distribuire i globuli bianchi, che rappresentano la nostra maggior difesa contro infezioni, oltre che la funzione di depurazione e drenaggio dell’intero organismo. Se abbiamo un sistema linfatico “pulito” ed efficiente abbiamo una riduzione del carico di lavoro dei nostri organi, quali: Fegato, Intestino, Polmoni, Reni e Pelle. L’Ayurveda ci da la possibilità di lavorare su vari piani e anche con il massaggio linfodrenante abbiamo la possibilità di riconnettere la parte fisica ed emozionale (l’uno influenza l’atro). Durante o subito dopo il massaggio ayurvedico Neerabhyangam il nostro corpo inizierà ad eliminare le tossine e le emozioni rimaste intrappolate nei tessuti e negli organi. Dobbiamo lasciare agire questa sensazione, poiché sta ad indicare che il processo di purificazione è stato messo in moto correttamente. Cercare di sopprimere questo malessere non permette al corpo di rinnovarsi, anzi determina un ulteriore aggravio dello stato tossinico e la conseguente inefficacia del trattamento.
l massaggio Kalari con i Piedi è uno dei trattamenti dell’arte marziale indiana kalari Payat. Si presume che l’utilizzo dei piedi fosse più efficace delle mani, nei confronti della muscolatura assai consistente e tonica dei combattenti. Il massaggio kalari con i piedi, viene eseguito con una corda che scende dall’alto e permette all’operatore di scaricare una parte del peso corporeo e di mantenere l’equilibrio. Richiede una buona elasticità di caviglie e anche dell’operatore poiché i movimenti vengono effettuati con un piede alla volta. Il piede è anatomico e allo stesso tempo forte, coinvolge una parte del corpo più estesa rispetto alla mano. Il massaggio kalari con i piedi ha lo scopo di aumentare il passaggio di energia lungo i canali energetici e coinvolge i 108 Marma del corpo. Stimola la muscolatura aumentandone il tono e l’elasticità tramite movimenti applicati in allungamento e torsione della fibra muscolare. E’ consigliato sulle costituzioni corporee medie e robuste che hanno bisogno di aumentare l’energia, risvegliando e attivando i processi corporei. Il massaggio ashiatsu, da asha che significa “piede” e atsu che vuol dire “pressione”, è un particolare tipo di massaggio effettuato con i piedi direttamente sul dorso della persona, praticando una vera e propria camminata. Il termine ricorda quello più noto del massaggio shiatsu (da shi, dita, e atsu, pressione) che, al contrario, viene praticato con le mani. L’Ashiatsu trova le sue origini circa 3 millenni fa nella medicina tradizionale cinese, anche se arriva a svilupparsi in seguito in gran parte del mondo orientale, in paesi come Giappone, India, Thailandia e Filippine. Alla fine del 1990, il massaggio ashiatsu conosce un momento di grande fama, col nome di ashiatsu therapy bar oriental, grazie al terapeuta Ruthie Hardee che lo utilizza come tecnica di rilassamento e non più come trattamento medico tradizionale cinese. È un trattamento che viene adoperato prevalentemente per sciogliere i muscoli e le articolazioni della schiena e, in generale, per alleviarne i dolori, oltre che per aprire i condotti energetici (chakra) e rilasciare le tossine presenti nell’organismo. La seduta si svolge con il paziente disteso in posizione supina, nudo e rivestito unicamente da un camice bianco o comunque da un vestiario largo e comodo. Sulla schiena del paziente agisce camminando l’operatore che si appende ad una o più barre trasversali in modo tale da non perdere l’equilibrio ma, soprattutto, per usufruire della forza di gravità modificando a piacimento la pressione del massaggio a seconda dei punti dolenti della schiena del paziente. Il risultato sarà un riequilibrio dell’assetto corporeo a cui seguiranno sensazioni di bilanciamento, leggerezza e slancio. In sostanza, la chiave del massaggio con i piedi è la forza di gravità che permette pressioni che, con le mani, sarebbero impossibili da raggiungere. Al tradizionale massaggio può essere associata una forma di aromaterapia, generata dallo scioglimento di oli aromatici per favorire il rilassamento generale.